Ritorna in auge la campagna toscana
Forte interesse degli stranieri, ma anche gli italiani riscoprono uno dei più famosi territori vinicoli. Gli immobili ristrutturati sono i più ricercati
Purché vicina a un centro abitato e non lontana da un aeroporto, la campagna al tempo del covid ritorna in auge, persino meno costosa rispetto al passato. Vale per il Chianti sicuramente, dove gli affari immobiliari ripartono lancia in resta. Ne danno atto gli agenti della zona, le cui transazioni avevano subito una battuta d’arresto nell’ultimo decennio. “Il nuovo corso fa ben sperare – conferma Michele Medori di Chianti property group (Gaiole in Chianti)- sono tornati i polacchi che cercano casali per investimento, da mettere a reddito come case vacanza, magari rilevando immobili da investitori che ora dopo tanti anni passano la mano. Una casa nelle zone di Gaiole, Radda e Castellina può costare da 1 a 3 milioni di euro e il target di riferimento è medio-alto. I buoni affari – aggiunge si fanno bene in questo periodo”. “Gli oggetti più appetibili sono già ristrutturati- dice Gabriele Carratelli di Luxury home e Carratelli fine real estate- “anche se lo scenario è cambiato, oltre agli americani e gli investitori del Nord Europa, sono tornati a mettere gli occhi sulla campagna più famosa al mondo- il Chianti – anche gli italiani. Ma non hanno voglia di imbarcarsi in ristrutturazioni onerose e lunghissime, non vedono l’ora, al contrario, di sistemarsi dentro e godersi la campagna. Nel 2012 il mercato si era contratto, i prezzi si sono di conseguenza abbassati e quindi ora è il momento di acquistare una seconda casa o fare investimenti da mettere a reddito, soprattutto nel Chianti Fiorentino. Per chi invece acquista il rudere da ristrutturare abbiamo messo su una struttura che si occupa di ristrutturazioni cui fanno capo diversi architetti e altri professionisti dell’edilizia. I prezzi a metro quadrato oscillano dai 2.500 ai 3.500 per gli oggetti di fascia media e dai 5.000 in su per quelli di fascia alta. Parliamo di ristrutturato e di oggetti mai isolati, anzi meglio se vicini alla città di Firenze”.