Inflazione alle stelle, crisi energetica, guerra in Ucraina, rialzo dei tassi di interesse potranno frenare il mercato immobiliare nelle principali città, luoghi di montagna e località marittime? Ville&Casali ha interpellato i più autorevoli istituti di ricerca e operatori del settore, cercando di capire quali saranno le principali tendenze del 2023. Secondo l’Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2022 di Fimaa-Confcommercio, con la collaborazione di Nomisma – che ha elaborato i dati di compravendite e locazioni di 141 località di mare e 76 di montagna e lago – malgrado la riduzione della capacità di risparmio, e in uno scenario così problematico, le famiglie italiane hanno una volta di più individuato nella casa l’oggetto delle proprie attenzioni, più per l’esigenza di miglioramento della condizione abitativa che per la ricerca di ritorno finanziario. “Il mercato immobiliare ha messo a segno una prima parte del 2022 decisamente positiva, sia per l’abitazione principale sia per la casa vacanza. E le aspettative per la fine dell’anno sono buone – afferma poi Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi Gruppo Tecnocasa –, malgrado si preveda una leggera contrazione dei volumi scambiati. I prezzi ce li aspettiamo in aumento tra +2 e +4%. I risultati saranno condizionati dall’andamento del mercato del credito che registra tassi in aumento e che sta portando a una maggiore prudenza da parte dei potenziali acquirenti. La montagna è una soluzione di vacanza sempre valida in ogni stagione dell’anno, quindi una fonte di reddito costante per l’affitto. Le previsioni di Scenari Immobiliari stimano una crescita del 6,2 per cento per i prezzi delle località montane, “non solo per le località di grande prestigio come Courmayeur, ma anche per quelle meno blasonate” afferma il ricercatore Marco Toccaceli. In testa alla classifica si trova San Martino di Castrozza con il 7,3 per cento, seguita da Cortina d’Ampezzo, San Candido, Canazei e Asiago con un +7 per cento. Previsioni buone anche sul versante marittimo, con quotazioni in crescita. Toccaceli parla di una “variazione media stimata nel 2023 dal 4,5 per cento di Albenga fino al 6,7 per cento di Porto Cervo, con punte da 6.450 euro\mq di Porto Santo Stefano ai 22mila euro di Portofino”. Al primo posto per variazione percentuale delle quotazioni spicca Porto Cervo al 6,7 per cento, seguita da Sanremo al 6,6 per cento e Zoagli al 6,5 per cento.