Pietre d’oro: investire nel Barocco
Dalle masserie in campagna ai palazzotti del centro storico cresce l’interesse degli stranieri per il buen retiro nel Sud della Sicilia
Per ogni casa che si vende in città, almeno venti se ne vendono in campagna. È un trend sorprendente quello evidenziato dagli agenti immobiliari in questo lembo di terra, il più a Sud d’Italia, il più a Sud della Sicilia. Nonostante la bellezza del Val di Noto trovi le sue fondamentali ragioni nella bellezza architettonica del barocco, gli affari si concludono maggiormente in campagna, tra i mandorli che fioriscono già a gennaio. Fanno gola i casali, le vecchie masserie orlate di ettari di terra il cui coefficiente edilizio, previsto dal Piano strutturale (Prg) è di 300 mq per ogni ettaro. Abbastanza per realizzare case di lusso con vista e piscina, dalle quali raggiungere il centro abitato in pochi minuti. “Per una grande tenuta, non esitano a lasciare Londra”, racconta a Ville&Casali Corrado Scarnato, dell’agenzia immobiliare Home Sud Home, il cui core business comprende anche la ristrutturazione. “Nell’area di Noto, la campagna rimane un obiettivo per i nuovi investitori stranieri – aggiunge – i quali pretendono restauri rispettosi della tradizione e l’impiego di materiali locali abbinati a un’altissima tecnologia. Così i muratori locali hanno dovuto imparare a smontare e rimontare una vecchia masseria senza intaccare la storia di quelle pietre. Diversa la situazione nella costa, da Portopalo a Santa Maria del Focallo – continua Corrado Scarnato – dove le estensioni sono più piccole e dove dunque è più basso l’indice di edificabilità. Di solito le compra-vendite riguardano il mercato locale”. In proposito, merita attenzione il fenomeno del ritorno al Sud di tanti che erano andati via per studiare e far carriera nel lavoro. Ai quali, sull’esempio degli investitori stranieri, solletica l’idea di tornare a Noto, magari per ristrutturare il palazzotto di famiglia appena ereditato. “E se tornano – riprende Scarnato – non è per fare i pensionati, ma per aprire nuove attività, offrendo ai giovani nuove opportunità di lavoro”. Una visione ottimistica quella appena tratteggiata, soprattutto nelle campagne che, grazie alla piantumazione di nuovi alberi, dopo decenni di abbandono tornano all’antica magnificenza. “Piace la campagna ma anche la zona collinare”. Lo racconta a Ville&Casali , l’ingegner Giorgia Ferlazzo, office manager di Engel & Volkers Siracusa-Noto. “L’area della Villa Romana del Tellaro è ambitissima, ma adesso a contenderle la scena c’è la campagna di Buchini. Che ha il privilegio di essere vicinissima a Noto, ha una vista mare eccezionale e conserva l’originario aspetto rurale. L’indice di edificabilità – prosegue l’ingegnere – è basso. Per ogni ettaro puoi costruire 100 metri quadrati. Gli investitori che rivendono chiavi in mano chiedono anche 5000 euro per mq. L’interesse per Noto e per le aree limitrofe è ora anche dei catanesi, che acquistano per mettere a reddito. Diverso è l’approccio dei maltesi, dei tedeschi e degli italiani (al 50% sono lombardi) che investono per realizzare una seconda casa”.