Monferrato la seconda casa diventa sempre più… la prima
Il mercato immobiliare turistico è sempre più scoppiettante. Aprono relais di lusso e i prezzi sono ancora più convenienti rispetto a quelli delle vicine Langhe
“Sta accadendo quel che prevediamo da anni. Nel Monferrato sono stati aperti relais di lusso (come Le Cattedrali di Vallandona) e noi abbiamo venduto un castello a Serralunga di Crea (Al) a un noto imprenditore del mondo della ricettività che ha attività a Firenze in piazza della Signoria, e a Mikonos, in Grecia”. Inizia così il racconto a Ville&Casali di Alessandro Matarozzo e Stefania Emanuel, license partner del prestigioso marchio internazionale Engel&Völkers, con sede ad Asti per il Monferrato e ad Alba per le Langhe. Da tempo, infatti, si parlava delle potenzialità inespresse di questa parte importante del Piemonte sia a livello turistico sia immobiliare, nei confronti delle vicine Langhe. “Abbiamo ceduto diverse cascine a imprese che puntano a ristrutturarle e rivenderle, proprio come accade nelle piazze immobiliari top”, proseguono i due esperti. “Qui c’è molto fermento e i prezzi di acquisto sono ancora convenienti per una piazza che presenta indicatori così concreti. Le ville, ad esempio, oggi hanno il miglior rapporto qualità/zona/prezzo, perché stanno ancora sotto i 3.000 euro al mq. Si trovano anche cascine ristrutturate a 1.800 euro al mq, che è praticamente il costo di costruzione. Se poi sono in posizioni 'super top', ben arredate e con qualche facility (come ad esempio una piscina o un vigneto) si arriva a 2.500/2.800 euro al metro... Ma ovviamente stiamo parlando del non plus ultra”. Un fermento che coinvolge dunque lo spirito imprenditoriale, la cultura e l’accoglienza turistica, come conferma anche Mariano Rabino, Presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero: “La Langa continua comunque a fare ottimi risultati, ma ovviamente ci sono aree che hanno già raggiunto un certo grado di saturazione. Diverso è per il Monferrato, che invece ha ancora un largo margine e un ampio spazio di crescita. Durante l’ultimo Food&Wine Tourism Forum, che come Ente Turismo abbiamo organizzato a giugno al castello di Grinzane Cavour, abbiamo presentato parte di una ricerca commissionata al professor Guido Guerzoni, Ceo della società di consulenza strategica Formules, sugli impatti economici di dieci anni di riconoscimento Unesco. Tra i risultati, emerge come il mercato immobiliare astigiano sia cresciuto maggiormente rispetto a quello della Langa. Osservando i dati sulle vendite residenziali è infatti possibile notare come l’incremento più significativo nelle 6 ‘core zone’ avvenga nel Monferrato. Tra 2014 e 2022, +239% per il ‘Monferrato degli Infernot’ e +106% per ‘Nizza Monferrato e il Barbera’, a fronte di una media regionale, riferita allo stesso periodo, del 94%”. Anche Stefano Oberti, di Piedmonthouses dichiara che “Le potenzialità del Monferrato stanno emergendo in maniera sempre più evidente grazie ai prezzi ancora contenuti”.
IL SOGNO È IL CASCINALE DI CAMPAGNA
Qual è la casa di vacanza più gettonata? “Certamente è la cascina piemontese, vicina ai servizi, in zone non trafficate e possibilmente con una bella vista sulle colline”, risponde Emanuele Mondo, titolare di Emmeffe immobiliare. “Se poi è già ristrutturata, è richiesta la piscina”. E le zone più ambite? “Costigliole d’Asti, Agliano Terme, Calosso, Castagnole delle Lanze; paesi che, negli ultimi anni, hanno saputo valorizzare i loro piccoli centri con botteghe, wine bar, artigiani, ristoranti e tutti i servizi raggiungibili a piedi o in bicicletta, incontrando la maggior richiesta del turista/acquirente in cerca della seconda casa”. “ Grazie alla qualità della vita in queste zone – precisa Rosalba Vallarino Gancia di Internau Monferrato – si acquista l’immobile turistico con una visione a lungo termine: con la prospettiva, cioè, di farla diventare la prima. Gli acquirenti sono soprattutto nord europei e americani, ma stanno tornando anche i torinesi. Sono tutti in cerca di un casale già ristrutturato, o di case con giardino, anche da ristrutturare, ma vicine ai servizi. Cocconato, Moncalvo, Scurzolengo, Vignale, fra le province di Asti e Alessandria, sono le località più amate”. Secondo Marco Pusceddu, presidente Fiaip Piemonte, “A soffrire maggiormente sono i piccoli centri, nei quali gli appartamenti o le casette di borgata non incontrano facilmente acquirenti. Al contrario, la casa immersa nel verde con la sua indipendenza e la vista sulle colline, trova sempre una clientela interessata. Le quotazioni sono stabili e mostrano una leggera crescita di circa il 2% nell’ultimo anno, con prezzi che tendono ad assorbire parzialmente l’inflazione, come è avvenuto nel 2023 nel mercato immobiliare nazionale”. “ L’aspetto di novità è tuttavia l’aumento di richieste di immobili isolati”, aggiunge Roberto Coppola, presidente di Fiaip Asti. “Si cercano ampi terreni circostanti l’abitazione (almeno un ettaro), grandi giardini o spaziosi cortili, soprattutto per realizzare strutture ricettive, case vacanza, b&b o fattorie didattiche. Diverse soluzioni di questo tipo sono nate a Maretto d’Asti, una località monferrina, che ha il vantaggio della vicinanza al collegamento autostradale con Torino. Anche Canelli, Nizza Monferrato, Cocconato e Costigliole d’Asti sono zone attrattive: tutti luoghi molto gettonati per il turismo enogastronomico, per chi pratica l’e-bike e per chi ama le viste collinari e le rinomate cantine di Barbera”. Insomma, prosegue, “in queste aree, il turista che decide di comprare sceglie soluzioni indipendenti, meglio se circondate da un terreno, che in parte utilizza per sé e in parte affitta ai turisti. Un immobile di circa 200 metri quadri da ristrutturare con un ettaro di terreno si può trovare sotto i 300mila euro, mentre se abitabile e solo da personalizzare con qualche opera di ammodernamento, il prezzo sale intorno ai 450mila, fino ad arrivare – se interamente ristrutturato – tra i 600 e gli 800mila euro”. Il Monferrato è un territorio sempre più amato dai vip, infine. “Hanno comprato qui il rapper J-Ax, l’attore Giovanni Baglio, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, altri cantanti stanno cercando casa dalle parti di Nizza Monferrato... gli stessi ‘Ferragnez’ erano venuti a vedere una tenuta dopo essere stati a Neive, in Langa – conclude Francesca Annecchini, di Francimmobiliare. "Ritengo che il Monferrato sia ancora poco strutturato e che debba lavorare ancora molto per creare incentivi maggiori ed eventi mondani che ne incrementino la visibilità. Ma sono certa che arriveranno presto”.
Articolo pubblicato su Ville&Casali ottobre 2024
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