Mercato immobiliare

Leggi le ultime novità

Cambiare vita con trulli e masserie

Corsa agli immobili autentici dopo il Covid con prezzi anche raddoppiati, ma si può ancora trovare qualche “gioiello” a 150 mila euro

    Mare

Trulli, masserie, appartamenti nei centri storici. Il mercato immobiliare turistico della Valle d’Itria, in Puglia, è quanto mai effervescente. Tornano gli stranieri in cerca di una dimora storica tipica per cambiare vita; i nostri connazionali l’acquistano invece per darla in affitto e ricavarne una rendita; infine, sempre più fondi esteri o investitori strutturati, sono a caccia di masserie per realizzare resort a 5 stelle, sulla scia di Borgo Egnazia. In cima alla classifica delle località più richieste si eleva Ostuni, che è anche la più cara. Ecco cosa Ville&Casali ha scoperto interpellando numerosi professionisti del settore. Damiana Disanto di Puglia Charme a Cisternino racconta che prima della pandemia, nel 2019, un ettaro di terreno edificabile nell’agro di Ostuni costava circa 30 mila euro, ora non si trova a meno di 80-90 mila. “Con le riaperture recenti post Covid, da Pasqua in poi sono tornati belgi, francesi, tedeschi, svizzeri, olandesi, molti addirittura in auto. Ma si sono scontrati con un’offerta scarsa di trulli, casali, ville, nella fascia di prezzo fra i 300-500 mila euro. C’è, invece, più disponibilità dai 600 mila euro in su”. L’esperta raccomanda grande attenzione nell’acquisto di beni da ristrutturare. Il trullo è il sogno di tutti, ma i costi dei lavori son saliti alle stelle, almeno del 30 per cento; oggi è difficile anche dare un’indicazione di quanto costi rimettere a posto ogni singolo cono, mentre prima la spesa variava fra i 7 e i 10 mila euro. E, poi, conclude: “Un preventivo odierno, invece, può subire oscillazioni impreviste per l’impennata dei costi dei materiali”. Diego Flore, della Coldwell Banker Gruppo Bodini, a favore dell’interesse crescente per l’investimento, cita il caso di un suo cliente, acquirente di un trullo nell’agro di Ostuni, di 70 metri quadri con piscina e 5mila metri di terreno, ristrutturato e rivisitato negli arredi. “L’ha comprato nel 2019 a 163mila euro, ora lo sta rivendendo con la nostra mediazione a 320 mila euro”. Quasi il doppio, dunque. “Le quotazioni dei trulli negli ultimi due anni sono risalite almeno del 20 per cento spiega il professionista, talvolta anche di più, come in questo caso. Non solo. I tempi medi di vendita sono scesi da sei a tre mesi”. Spiega, poi, che il mercato dei trulli in Valle d’Itria è diviso in tre fasce. “Dai 30 mila da ristrutturare ai 150 mila euro ristrutturati, in genere richiesti da acquirenti locali; da 150 a 500 mila euro, più gettonati da lombardi, laziali, campani e da altri parti d’Italia; infine, da 500 a 1-1,2 milioni di euro, per immobili rari come borghi di 20- 30 trulli super richiesti da investitori strutturati e proprietari alberghieri che puntano alla redditività da locazione, che raggiunge anche il 7 per cento netto”. 

 
 
 

Gianluca Marseglia, titolare di Immobiliare Centro Storico di Ostuni ha visto salire le compravendite del 40 per cento dopo il Covid. “Con i francesi e gli svizzeri in prima fila, tanti anche per cambiare vita e trasferirsi a Ostuni”, spiega. Le richieste maggiori? “L’appartamento nel centro storico, nei palazzi signorili cinquecenteschi e nella campagna vicino al mare, anche a Fasano. Casolari e ville ristrutturate degli anni ‘80 vanno dai 450 mila a 1 milione di euro”. Ma è il business della locazione che cresce sempre di più. Francesco Tarì e Gianluca Di Martino sono gli altri due soci che si occupano di Loveluxurypuglia, società che gestisce immobili di terzi e sviluppa alloggi per uso turistico in Valle d’Itria. “L’affitto di una villa con piscina con due camere d’estate in alta stagione va dai 2.500 ai 5.000 a settimana – precisano – mentre in una masseria di pregio con 5 o 6 camere in agro di Ostuni, a 13 km dal mare, può impennarsi fino ai 40 mila euro la settimana. Almeno da un anno e mezzo a questa parte si è diffusa la tendenza della ristrutturazione di trulli e casolari da trasformare in strutture ricettive con servizi al top, transfer, concierge, noleggio charter, e via dicendo”. Madia Roma è stata la prima donna a rivestire il ruolo di agente immobiliare in Valle d’Itria un quarto di secolo fa. Titolare di Puntocasa a Ostuni, e di recente di un’altra agenzia a Cisternino afferma: “ho visto crescere il mercato sempre più negli ultimi quindici anni; grandi masserie sono diventate prestigiose strutture ricettive che non hanno abbandonato lo stile pugliese e fatto crescere invece il ‘brand’ Valle d’Itria”. Si riferisce ovviamente a Borgo Egnazia, che con il campo di golf adiacente ospita turisti nove mesi l’anno. In genere, chi viene qui per vacanza, nell’arco di due anni decide di comprare dei trulli, casali, o masserie. La signora Roma aggiunge: “propongo all’investitore di acquistare immobili da ristrutturare per poi cederli in affitto, oppure di trasformarli in dimore di lusso”. Questa agenzia è diventata un punto di riferimento per chi acquista con finalità ricettive. Lo testimonia la vendita della masseria e del palazzo nel centro storico di Ceglie Messapica nei primi anni 2000 all’ingegner Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Ferrari. “La masseria – racconta Madia Roma – era di un proprietario terriero che la utilizzava come dimora estiva”. Cosa le chiedono di più oggi gli investitori? “Case antiche degli anni ’90 ristrutturate, con 5-6 camere, vista sugli uliveti, oppure masserie da ristrutturare nell’agro di Ostuni, da 800 a 2.000 metri, con 5-100 ettari di terreno. I prezzi? Da 1,2 milioni a 6 o 7, ma è possibile usufruire di incentivi e agevolazioni per ristrutturare beni autentici”, conclude l’agente. Pietro D’Amico, a capo del gruppo Invest d’Amico (ma anche dell’azienda agricola il Frantolio, diventata di recente biologica), con 7 agenzie dislocate in vari comuni, conferma l’interesse di molti investitori per trasformare gli immobili di fascia alta in piccoli resort o boutique hotel e aggiunge: “Hanno budget da 1 a 3 milioni di euro, e cercano masserie da ristrutturare, dai 700 fino ai 2000 metri quadri a Ostuni, Cisternino, Ceglie Messapica, Locorotondo, Fasano e anche Monopoli. In genere si tratta di fondi esteri inglesi e tedeschi che le danno poi in gestione a società specializzate nella locazione”.

MARTINA MENO CARA. A Martina Franca l’offerta di trulli non manca, soprattutto da ristrutturare. Parliamo di un agro di 295 km quadrati di estensione che arriva dietro ad Alberobello, e che connota quest’area come la 39esima più estesa d’Italia. “Qui non manca nulla: cinema, teatro, servizi” spiega Claudio Pastore di Sefim, consigliere provinciale Fiaip. “E siamo esattamente a metà strada fra il Mar Ionio e quello Adriatico”. Molti chiedono l’immobile da ristrutturare o il trullo riammodernato ma che conserva le caratteristiche antiche: no, dunque, al cotto a terra, ma pavimenti con le chianche. La piscina è fondamentale, anche da realizzare fuori terra. La seconda casa dei sogni può essere anche quella in un palazzo storico, anche se molti sono già stati convertiti in b&b. Oppure un trullo di 115 metri quadri di 5-6 coni con le lamie, senza piscina ma con possibilità di edificarla. Sulla Martina Franca- Ostuni, Sefim vende proprio questa tipologia a 150 mila euro. “Con un’ottima ristrutturazione si ottiene un gioiello” assicura Pastore.

Articolo pubblicato su Ville&Casali Luglio 2022
Continua a leggere sulla rivista digitale
 

Condividi