Trovare la tenuta agricola ideale non è facile, come saFabrizio Cameli, presidente dell’azienda di arredamento Talenti che possiede un importante stabilimento nella stessa zona e cerca da tempo una dimora dove accogliere i suoi ospiti che vogliono visitare il suo modernissimo show-room di 2000 mq di mobili outdoor. “Molti cercano di fare affari con le aste”, aggiunge Santi, “ma in genere le aziende agricole interessanti vengono vendute prima”. Le occasioni, pertanto, sono relativamente poche. Ma, come si fa a scovarle? Gli esperti consigliano di esaminare il Portale delle vendite pubbliche (pvp.giustizia. it) che per legge i tribunali italiani debbono utilizzare. Esistono anche altri siti come astegiudiziarie.it, immobiliare.it e diverse fonti di informazione che contengono annunci, con notizie spesso ridotte o rielaborate, da parte di agenzie immobiliari o società di consulenze, che così tentano di assicurarsi una commissione. “La partecipazione alle aste è sempre gratuita e aperta a tutti”, ricorda il responsabile per la pubblicità di un tribunale toscano a Ville&Casali. “Il portale delle vendite pubbliche, istituito per legge, pubblica le aste le cui scadenze vanno dai 45 giorni per le procedure esecutive ai 30 giorni per i fallimenti”. I tribunali, oltre a utilizzare il portale delle vendite pubbliche e i siti certificati dal ministero della Giustizia, ricorrono anche alla cosiddetta pubblicità commerciale (giornali locali o riviste specializzate come Ville&Casali ). Alcuni tribunali si avvalgono anche di siti propri come, per esempio, Giustiziaivg.it, dei Tribunali di Arezzo e Siena, Avvicinarci alle aste per fare un buon affare richiede, tuttavia, pazienza, conoscenza ed esperienza. Di solito l’affare migliore si conclude al terzo ribasso del prezzo base, quando in genere è sceso del 30 per cento e anche di più (i ribassi sono decisi autonomamente dai giudici e non sempre in misura uguale). Per esempio, il 27 luglio di quest’anno è andata all’asta per 4,8 milioni di euro un’importante azienda agricola a Montepulciano, che solo un anno fa era stata valutata circa 7 milioni di euro. Si tratta dei beni del fallimento LGWine AS e la ditta si chiama Poggio alla Sala, con circa 20 ettari di vigneti che producono il vino Nobile di Montepulciano, 5 ettari di uliveto e altri numerosi ettari destinati a seminativo, frutteti e bosco, oltre a un compendio immobiliare valutato oltre 3 milioni di euro. Se si considera che un ettaro di vigneto a Montepulciano oscilla tra i 120 mila e i 150 mila euro è facile capire la dimensione dell’affare. Non è neppure da sottovalutare il bosco che, grazie al caro energia, ha visto recentemente crescere il suo valore (il prezzo della legna è aumentato del 20 per cento negli ultimi mesi). Se poi ci dovesse essere un ulteriore ribasso, l’affare aumenterebbe. Ma attenzione, quando il prezzo scende troppo c’è il rischio che aumentino gli acquirenti e l’aggiudicazione possa avvenire perfino a quotazioni più elevate del ribasso dichiarato.
Articolo pubblicato su Ville&Casali Agosto 2022
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