Mercato immobiliare

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Cascina o castello on demand

C’è chi lo cerca con Google Map con vista sulle Alpi per trasferirsi in Monferrato o nelle Langhe, dove non mancano le occasioni

    Campagna

La ricerca di case in campagna non conosce tregua nel Monferrato-Langhe e Roero. “Negli ultimi tempi, lo smartworking ha consolidato e spinto ancora di più le richieste, soprattutto nei centri minori e verso abitazioni in buono stato e in ottime posizioni. Un incremento nella domanda che preme sul rialzo dei prezzi”, spiega a Ville&Casali Marco Pusceddu, presidente di Fiaip Piemonte. “La rinnovata attenzione alla qualità dell’abitare è uno dei motivi della maggiore propensione a comprare nei luoghi di campagna, in collina, lontano dagli affollati centri urbani”. E i bonus governativi sono stati un incoraggiamento al dinamismo del mercato immobiliare. “Il bonus under 36 con Isee sotto i 40mila euro ha permesso a molti giovani e alle coppie di fare il primo passo verso la propria indipendenza abitativa - riprende Pusceddu - mentre le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni, come il Sismabonus e il Superbonus 110% hanno contribuito al recupero edilizio di molti stabili datati e fatiscenti. La misura del 110, anche se complessa da realizzare, ha riacceso l’interesse verso immobili vecchi, che fino a poco tempo fa erano poco appetibili, se non del tutto fuori dal mercato, migliorando zone o vie e rivitalizzando gli investimenti”. Un trend confermato anche da Maria Cristina Oggero, titolare di Verde Abitare a Mombercelli (AT). “La casa ideale – quella che si vende in un batter d'occhio – è quella già ristrutturata, con dettagli d'epoca ben valorizzati, e negli ultimi tempi riscuotono un notevole interesse le abitazioni ristrutturate con attenzione al risparmio energetico, come il fotovoltaico, o sistemi di riscaldamento ad alta efficienza con fonti rinnovabili. Un casale da 300 metri quadri fino a 700 metri quadri, con piscina, inserito in un contesto di tranquillo idillio rurale, parte da 500-600 mila euro fino a 1,5 milioni. I prezzi sono destinati a salire, dato anche il recente e inaspettato successo del mercato degli affitti brevi delle ville e dei casali. L'acquirente dei nostri immobili, nella maggior parte dei casi, mette a reddito il suo casale sui noti portali di affitti turistici, a valori decisa- mente remunerativi, e il trend è in crescita”. Secondo l’esperta, infine, gli acquirenti si suddividono equamente tra italiani (Milano e Torino) e Nord Europa (soprattutto Olanda e Belgio), sono invece in calo gli acquirenti dalla Scandinavia.

CASCINE E RUSTICI NEL MONFERRATO “Per noi la casa tipica, nel cuore del Monferrato, è la ‘cascina’ – spiega Emanuele Mondo di Emmeffe a Montegrosso d’Asti, – vale a dire l’immobile d’inizio ‘900 di forma rettangolare, su due livelli, più cantina interrata, in mattoni cotti. Questa tipologia costituisce il 90 per cento del nostro patrimonio immobiliare in campagna. Immobili che nell’ultimo decennio sono stati ristrutturati con restauro conservativo e materiali tipici dell’epoca e rimessi sul mercato della seconda casa”. E qui l’agente fa notare il cambiamento di gusto dell’acquirente. “Negli anni '70-'80 andava di moda rivestire i muri con il legno, ora lo straniero che compra la cascina rimuove l’intonaco e vuole ammirare il mattone a vista; tutti desiderano poi l’open space e soggiorni luminosi”. I prezzi variano a seconda che la cascina (200 mq) sia indipendente su 4 lati (tipologia più richiesta): “da 80 a 100 mila euro da ristrutturare, fino a 320 mila per il già ristrutturato. Si superano, invece, i 350-400 mila euro se la proprietà è di almeno 300 metri, in posizione dominante, con terrazza o piscina, cortile e terreno boschivo o piccolo vigneto da 5 mila metri”. Le località più richieste? Agliano Terme, Costigliole d’Asti, Calosso, tutte nella provincia di Asti. Torinesi e milanesi, infine, cercano un rustico di 100 mq indipendente su tre lati da 60-70 mila euro, cui aggiungere almeno 1.200 euro in media per i costi di ristrutturazione”. Le cascine tipiche piemontesi sono molto gettonate anche nelle province monferrine di Asti e Alessandria: a Moncalvo, Ottiglio, Grazzano Badoglio, Vignale Monferrato, come rivela Marco Valerio Baldovino, titolare dell’omonima agenzia di Moncalvo. “Prevale la richiesta di ristrutturato, in pietra di Cantone (tufo); il taglio più ricercato è 200 metri su due piani, più seminterrato e cantina, con terreno adatto per realizzare la piscina. I valori oscillano fra i 200 e i 400 mila euro”.

TENUTE E CASTELLI Se il trend delle cascine si consolida, “si rafforza decisamente la domanda di tenute (con vigneti o boschi) con una proprietà già ristrutturata di recente, vale a dire, negli ultimi anni – spiega Rosalba Borello Vallarino Gancia di Internau Monferrato -, perché oggi i costi di ristrutturazione sono elevati e imprevedibili per i lunghi tempi di attesa. La richiesta può spaziare da 8 a 80 ettari di terreno (da 500 mila euro a 3 milioni di euro) a Cocconato d’Asti, Moncalvo e Canelli, Nizza Monferrato. Milanesi e torinesi con età dai 40 ai 50 anni sognano questa proprietà come futura residenza e sede di attività professionale. Magari manager che lavorano da remoto e una o due volte la settimana prendono un aereo per volare nella sede dell’azienda”. Per loro va bene anche una casa ai bordi dei borghi monferrini (Montemagno, Scurzolengo, Vignale Monferrato), con 2 mila metri di terreno (per la piscina), a prezzi da 80 mila a 400- 500 mila euro (se ristrutturata). Torna, infine, dopo anni di scarso interesse la domanda di castelli nel Monferrato. “Sia da parte di architetti professionisti incaricati da catene alberghiere (con tagli dai 4 mila ai 6 mila metri quadrati) immersi in parchi rigogliosi; sia da parte di famiglie milanesi e torinesi che cercano una residenza prestigiosa in un maniero da 1.500 metri. I prezzi – conclude l’agente di Internau Monferrato – vanno da 2 a 6 milioni di euro”.

IL BRAND LANGHE Fin qui il Monferrato, territorio che ha ancora forti margini di sviluppo e rivalutazione immobiliare, “ma le Langhe fanno partita a sé, perché i vigneti di Barolo superano i 2 milioni di euro di valutazione all’ettaro e tutto l’indotto ha valori decisamente più alti – spiegano Alessandro Matarozzo e Stefania Emanuel, License Partner Engel & Völkers di Langhe, Monferrato e Roero –. Qui ci sono più servizi di lusso e prestigio, compresi i relais e resort, e la maggior concentrazione di ristoranti stellati al mondo nella cosiddetta ‘food Valley’. Alba è la città di riferimento turistica, con un flusso di circa 120 mila presenze a fine settimana durante la Fiera del tartufo. Barolo, tartufo, Ferrero, Miroglio sono, infatti, i quattro pilastri della ricchezza delle Langhe. Con i borghi che hanno fatto rete sulle cru del vino: La Morra, Monforte d’Alba, Barolo, Neive, Barbaresco. La richiesta immobiliare tipo è la cascina del 1.900 dai 300 ai 500 metri, anche in Pietra di Langa, ristrutturata con materiali originali e buon gusto, in posizione dominante sulle Alpi e con vigna, immersa in un contesto incontaminato. A prezzi da 1 a 3 milioni di euro. Da notare che molti acquirenti stranieri ormai vanno su Google Maps e scelgono la posizione con veduta sul Monviso e poi ci chiedono la proprietà in quel punto esatto, anche con un rudere da sistemare”. Engel & Völkers, per esempio, ha in vendita in esclusiva una “chicca” a Monforte d’Alba. Un palazzo storico di 2 mila mq con mura fortificate del 1000 e una terrazza da 400 metri con vista su Monferrato e Langhe fino all’arco alpino; su 5 piani, nel centro storico, è del tutto ristrutturato e una parte può essere adibita a hotel di lusso con 10-15 camere. Il prezzo supera i 7 milioni di euro.

Articolo pubblicato su Ville&Casali Ottobre 2022
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