Caccia al casale con vigna sull'Etna

Dopo la denominazione Doc del vino prodotto alle pendici del vulcano e la riunione del G7 del 2017 molti stranieri hanno scoperto i comuni vicino a Taormina
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Al bando i vecchi luoghi comuni, la Sicilia è ormai un “brand” riconosciuto a livello internazionale. Il G7 a Taormina nel maggio 2017 e la crescente notorietà della denominazione tipica Etna Doc (la prima ad essere creata nell’isola, nell’agosto del 1968) hanno vivacizzato sempre più il turismo e il mercato immobiliare. In particolare quello legato alla richiesta di seconde case alle pendici del cratere, con vista sul mare. I vigneti (fra i più alti d’Italia e del mondo, dal livello del mare fino ai 1200 metri) danno difatti risultati incredibili, e “se fino al 2000 valevano 10 mila euro l’ettaro, ora sono schizzati a 150.000 per quanto elevata è la richiesta e delimitata l’offerta, e potrebbero presto salire a 200 mila euro”, afferma Antonio Carnazza, License Partner di Engel & Völkers Catania. Non a caso sono già presenti qui diversi produttori big del vino e altri imprenditori hanno già investito. “Come Renzo Rosso nel 2022, o Farinetti, ad esempio. È un’area piccola e molto ricercata, che sta trainando sempre più i comparti della ristorazione e ricezione”. Insomma, l’Etna è ormai essa stessa una destinazione turistica a sé e meta immobiliare turistica super gettonata. “In particolare sul lato Taormina – prosegue Carnazza – quello più vicino alla denominazione Etna Doc, dove si cercano case rurali di 100-150 metri quadrati, con annesso palmento o magazzino. Fra le località preferite da americani, tedeschi, francesi, nord europei, spiccano Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia. I prezzi? Dai 200 ai 500 mila euro e oltre a seconda della posizione e dello stato di conservazione”. Parliamo dunque di un’area incontaminata, meno urbanizzata, della valle dell’Alcantara (che deve il suo nome al fiume omonimo che solca la Sicilia orientale), e che affaccia sul mare. “Un versante autentico – lo definisce l’agente immobiliare -, legato al territorio rurale, con ruderi da ricostruire, fino a case di campagna risistemate che possono arrivare a valere anche un milione di euro”.

Regina delle richieste, al momento, Piedimonte Etneo (CT), a poco meno di 350 metri di altitudine. “La vicinanza ai vigneti la rendono super richiesta, è anche la più vicina all’autostrada, porta d’ingresso alla valle dell’Alcantara, ma è purtroppo difficile reperire immobili adeguati alla forte domanda”. E così, devono aver fatto di sicuro un affare gli inglesi che nel 2022 hanno acquistato da Buy in Sicily di Paternò a 180 mila euro proprio in questo Comune una villa del 1970 con giardino, immersa nel parco dell’Etna. “La proprietà domina il Comune con una spettacolare vista del versante nord-est del vulcano e sul Mar Ionio – racconta la titolare dell’agenzia, Ionella Bonaventura -. Ha una superficie di 140 metri circa e 40 di terrazze, con 2.600 ettari di terreno coltivato a frutteto”. Insomma, il sogno del momento. Anche Castiglione di Sicilia è fra le mete più ricercate dai potenziali acquirenti di seconda casa. Fra i Borghi più Belli d'Italia, è un caratteristico centro medievale tra l'Etna e l'Alcantara, il cui territorio è stato dichiarato di “notevole importanza pubblica”. In questa zona, sempre sul versante orientale, “ci sono palmenti o case di fine 800-900 da ristrutturare – spiega Marco Nicolosi, fra i soci di Novae Dimore di Ragalna, i cui prezzi vanno da mille a 2 mila euro al mq”. Scopriamo che la tendenza nella ristrutturazione è nel “creare contrasti fra l’antico e il contemporaneo. Sono case con muri di pietra lavica che arriva direttamente dalle falde del vulcano, che spesso veniva scavata sul posto – spiega l’esperto immobiliare –. Un basalto che è più o meno compatto a seconda della profondità di estrazione e del magma della lava. Maggiore è la profondità, più è resistente e difficile da lavorare”.

OFFERTA INADEGUATA 

Il post pandemia ha movimentato ancor di più la domanda di immobili per villeggiatura, per esempio vecchie case contadine da ristrutturare. “Americani, oltre a tedeschi, inglesi, francesi, ed altre nazionalità si sono affacciati a questo mercato – afferma Natascha Jeuck di Iemme Europa, ma spesso l'offerta non è all’altezza della richiesta: rustici da 120 a 150 mq fra Taormina e Catania, con 5-10 mila mq di terreno da riservare a un orto biologico o agrumeto o piccolo vigneto. La vista mare è sempre fra le richieste maggiori mentre per quanto riguarda le località, oltre a Piedimonte Etneo, sono ricercati Fiumefreddo di Sicilia, Mascali, Sant’Alfio. Gli stessi catanesi cercano in questi comuni. Sui terreni vinicoli, invece, l’offerta è scarsa e la speculazione alta.

Articolo pubblicato su Ville&Casali Giugno 2023 
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