“Per la nostra esperienza, l’area del Monferrato con le quotazioni più alte è la zona collinare tra Asti e Casale Monferrato”, dice Stefano Oberti di Piedmont Houses aggiungendo che il collegamento con i centri abitati è considerato un plus dagli acquirenti stranieri. “Qui la mobilità stradale è fluida e ciò costituisce un vantaggio anche per chi cerca la proprietà isolata. Bisogna però tenere presente che i clienti provenienti dal nord Europa sono abituati a muoversi tramite trasporto pubblico, soprattutto ferroviario. Quindi, una rete pubblica efficiente tra i vari centri abitati, qualora presente, tendiamo a metterla in risalto”. Conferma questo trend anche Maria Cristina Oggero, titolare di Verde Abitare, secondo la quale la zona del Monferrato è molto gettonata negli ultimi due anni perché, nonostante sia paesaggisticamente simile alle Langhe, è più accessibile economicamente e nei mesi invernali vanta più servizi. “Per una casa indipendente semiristrutturata, con terreno e vicino ai paesi, si parte dai 250mila euro; se passiamo al lusso e alla cascina ristrutturata di design i valori partono dai 500mila euro”. “Nelle Langhe invece – spiega Roberto Coppola, presidente di Fiaip Asti e Cuneo – i prezzi restano alti, spinti soprattutto dal turismo e dalla domanda straniera. Nell’ultimo anno si è registrato un lieve calo di compravendite estere, ma la quota italiana è leggermente aumentata. Le Langhe sono territori di prestigio, molto ambiti, specialmente le località come La Morra, Monforte, Diano e Grinzane”. I maggiori acquirenti sono soprattutto tedeschi e scandinavi. Sono professionisti tra i 40 e 50 anni che vogliono acquistare in questo territorio per trascorrere le vacanze con la famiglia e con la prospettiva del buen retiro. “Lo straniero ha le idee chiare su cosa desidera: villa con piscina, panoramica e con privacy. C’è chi vuole anche il vigneto. Il problema per noi è l’acquisizione, perché abbiamo tanti clienti selezionati pronti all’acquisto”, dicono Alessandro Matarozzo e Stefania Emanuel Licence Partners di Engel & Völkers dell'area Langhe, Monferrato e Roero che aggiungono: “Con queste caratteristiche nel Monferrato si può spendere tra i 300 e i 500mila, che rappresenta la fascia di prezzo più ambita e meno pubblicizzata, perché vendiamo anche in 24 ore. Nelle Langhe i valori aumentano di circa il 50%. Se poi parliamo del mercato della prima casa il centro della città di Asti è di 2.500 a metro quadro, mentre quello di Alba arriva a 5mila, perché è una città mediamente più ricca e con meno offerta”. C’è, poi, il mercato degli investitori agricoli, che cercano l’occasione giusta per diventare proprietari di aziende vinicole, soprattutto nella zona del Barolo e del Barbaresco. Quelle più prestigiose sono quelle dei barolisti, dei grandi produttori di Barolo, che hanno fatto conoscere questo vino anche agli americani e hanno iniziato a investire nel territorio tra Nizza e Costiglione d’Asti, prendendo esempio dalle Langhe. Oggi un ettaro di questo vigneto può valere tra i 2 e i 3 milioni di euro. “Le cantine di Barolo hanno vaori molto alti, tra i 5 e i 20 milioni, ma alcune hanno valori inestimabili. Quanto può valere una cantina come Ceretto?”, concludono Matarozzo e Emanuel. La Langa negli ultimi anni ha registrato importanti investimenti vitivinicoli come quello di Kyle Krause, imprenditore americano proprietario della catena di supermercati Kum&GO e del Parma Calcio, che ha acquistato dal Gruppo Campari le aziende di vino, tra le quali la Enrico Serafino. Poco dopo ha acquisito la storica cantina Vietti a una cifra che si aggira intorno ai 60 milioni di euro. Anche il “re del gelato” Guido Martinetti, fondatore dei gelati Grom, ha acquistato vigneti nel Barolo e nel Barbaresco. “I vigneti di Nebbiolo o i terreni per nuovi impianti – spiega Marco Pusceddu – sono ricercati da investitori sia italiani sia stranieri, che cercano di acquistare anche cantine. Il mercato è spinto dalla globalizzazione e i prezzi sono molto alti". Roberto Coppola precisa: "Ultimamente si è intensificata la ricerca nelle zone dell’Alta Langa per terreni situati tra i 500 e i 600 metri di altitudine per impiantare vigneti di prosecco, e ciò potrebbe portare a un aumento dei valori dei terreni”.
Articolo pubblicato su Ville&Casali novembre 2023
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