Gli stranieri puntano sul cuore verde dell’Italia
Dopo il Covid è scoppiata la ricerca di case in campagna intorno a Todi o nel centro storico e gli affari sono stati conclusi attraverso visite virtuali. Gli agenti più importanti testimoni della svolta
La parola chiave quest’anno è cambiamento. Il Covid 19 che ha portato dolore e distruzione nel mondo, ha anche cambiato le carte in tavola nella percezione della nostra vita giornaliera e delle vacanze. Il dover lavorare da casa, organizzando webinars con tutto il mondo, in conferenza con zoom e dirigendo società grandi e piccole dalla comoda scrivania di casa propria, ha reso attraente l’acquisto, o anche l’affitto per prova, di proprietà immobiliari in aperta campagna. Come ci dice Paola Berlenghini, titolare di Welcomeservice e membro del Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria: “È venuta la voglia di abbandonare l’era del nomadismo turistico per concentrarsi sugli spazi accanto alla propria casa, anche dietro l’angolo, per trovare un buen retiro in Italia dove lavorare e vivere una vita sana. Non solo gli italiani, ma molti stranieri hanno scelto la prima occasione favorevole per scendere in Umbria per cercare casa. Infatti il 2020 ha registrato un’importante crescita di domande e di contratti conclusi.” Perché l’Umbria? E perché proprio Todi? La bassa densità di popolazione, l’aria salubre dovuta alle grandi estensioni di terreni agricoli, la centralità (velocemente raggiungibile grazie ai vicini aeroporti nazionali e internazionali di Perugia, Roma e Firenze e all’autostrada A1) lo sport, il cibo e soprattutto la natura sono tra i tanti motivi per cui Todi è stata presa d’assalto sin dalle prime avvisaglie del Covid 19. Incide anche il costo della vita inferiore alle grandi metropoli, la facilità di spostamento e le ottime strutture della città. Per vendere, il rapporto col cliente è essenziale. È importante sapere cosa si aspetta un acquirente straniero, per esempio gli americani hanno dei parametri ben precisi e così pure gli inglesi, i tedeschi, i belgi e naturalmente gli italiani. “Bisogna sapersi adeguare, mettersi nei loro panni e capire cosa potrebbe rappresentare per loro una dream house”, spiega la titolare di Welcomeservice.“Dall’era dei sogni, siamo oggi proiettati all’era dei bisogni, che a Todi possono essere naturalmente e facilmente soddisfatti riuscendo a vivere una qualità della vita ben diversa da quella nelle metropoli… meno burocrazia e un rapporto cittadino/amministrazione a maggior dimensione d’uomo“. Basti pensare che a Todi subito dopo il primo lockdown del Covid il sindaco Antonino Ruggiano aveva aperto (e tutt’ora continua) un dialogo, prima quotidiano e adesso settimanale in diretta FaceBook, per informare, aiutare e a volte rasserenare i cittadini. La giunta riesce così a tenere il polso della situazione e a confrontarsi con un dialogo costruttivo con la popolazione.
Una casa a Todi rappresenta il luogo ideale dove poter vivere, adesso e in futuro una vita post-Covid. Gli adulti possono lavorare a distanza, i figli hanno la possibilità di frequentare le scuole davvero prestigiose della città. Qui a Todi sono rappresentati tutti i licei e le scuole d’informazione, da cui gli studenti prendono il via per università nelle varie parti del mondo: Harvard, Bocconi, Luiss etc. “L’Umbria con le sue colline e campi senza fine è il Mare Verde dell’Italia. L’estate del 2020 ci ha insegnato che il vero lusso oggi è la privacy e la qualità della vita. L’investimento più fruttuoso è quello nel proprio benessere,” conclude Paola Berlenghini. Per garantire una migliore vivibilità il Comune, guidato dal sindaco Ruggiano, punta sull’estensione della fibra ottica. Geograficamente Todi è composta dal centro (già molto ben coperto dalla fibra) e da tantissime frazioni, molto distanziate. Parte dello charme e dell’attrazione di vivere a Todi sta proprio nella possibilità di vivere all’aria aperta, ma ovviamente la distanza può anche portare ostacoli per quel che riguarda la diffusione della tecnologia. Ecco perché si è attivata, a livello comunale, un’attenzione particolare per incrementare l’installazione dell’internet veloce ovunque. Sicuramente il poter fruire di una buona connessione Wi-Fi si rivelerà un extra bonus e un incentivo per il mercato immobiliare. Il Comune ha in programma di eseguire a breve nuovi lavori altamente necessari per la vita quotidiana: parcheggi con risalita rapida al colle nonché il potenziamento di quelli esistenti. Allo stato attuale sono già in funzione delle navette elettriche per trasportare – ogni 15 minuti – i passeggeri dalla base della città fino al centro storico.
Tutti questi progetti miglioreranno la vita della città, recuperando il centro storico e rendendolo comodamente fruibile e accessibile agli abitanti. Un impulso in più per rendere l’acquisto di proprietà immobiliari nel centro non solo un buon investimento (i prezzi sono ancora bassi) ma anche un’esperienza/cambio di vita. Luca Giovannelli, responsabile di Casaitalia, un’agenzia di intermediazione internazionale, conferma a Ville&Casali l’interesse mondiale per l’Umbria in generale e Todi in particolare. Nel 2020, la sua agenzia ha chiuso trattative importanti nella zona, con un interessante risultato di vendite che per l’80% hanno ottenuto il prezzo pieno della richiesta. Oggi le quotazioni sono stabili, e gli immobili giusti si vendono bene e senza grandi trattative. Per le ville in campagna i prezzi vanno da 1.800 a 2.300 al mq nella fascia media, mentre per gli immobili di alto livello si sale ai 2-3mila euro. Le richieste principali di chi sceglie la campagna sono: posizione collinare, una bella vista e la vicinanza agli aeroporti. “È ormai un mercato trasparente, che ha aumentato il livello di professionalità degli agenti immobiliari, dal punto di vista tecnologico e delle verifiche fatte a distanza” spiega Giovannelli. “Importantissimo il rapporto di fiducia. Ecco perché diversi clienti americani, del Nord Europa, australiani, brasiliani, hanno rogitato senza aver mai messo piede nella loro nuova proprietà. Tutto merito della tecnologia e delle visite virtuali!”. Gli affitti, seguiti da Luana Giovannelli, hanno registrato un boom enorme di richieste, durante il lockdown della primavera 2020, da famiglie italiane che volevano sottrarsi alle difficoltà delle città e anche da cittadini degli stati europei limitrofi. Daniela Bigaroni di Tecnocasa definisce il fenomeno innestato dal Covid come di gente “quasi trasferita” che spiega così:“Le famiglie hanno trasferito in casa quello che facevano fuori, quindi lavoro, gioco, scuola, ginnastica, sport. Il bisogno di spostarsi in abitazioni più grandi e soprattutto circondate dal verde, è diventato imperante. Da qui sono scaturite richieste, affitti e acquisizioni veloci. La gente ci prova, nel senso che si trasferisce per qualche tempo dalle grandi città per scoprire come può essere la vita in campagna o nel centro di una cittadina a misura d’uomo. Il risultato finora ha portato a un incremento delle vendite che sicuramente si consoliderà nel prossimo futuro”. Claudio e Sara Santi di Tudercasa spiegano come il lockdown ha cambiato il mercato immobiliare. “È un fenomeno ampio, che coinvolge la maggior parte delle famiglie – affermano. La gente vuole uscire dal condominio, dal vivere troppo vicini gli uni agli altri. Il sogno è quello della casa singola, col pezzetto di verde, con la vista. Qui in Umbria la gente si sposta per vivere, nel vero senso della parola, ritrovando una dimensione umana”. Un trend che sembra coinvolgere grandi società internazionali che stanno attivamente decidendo di spostare le loro sedi, sfruttando il lavoro a distanza, che si è rivelato non solo possibile ma anche fruttuoso. Meno spostamenti e meno spese per tutti. “Ci sono in atto investimenti grossissimi e non sarà un fuoco di paglia,” afferma Claudio Santi. “Basti vedere il coinvolgimento attuale di notai e avvocati che stanno stendendo contratti plurimilionari”.
L’Umbria potrebbe assistere a una vera e propria rivoluzione sociale. È previsto un grande afflusso dai paesi europei. I prezzi sono cominciati a salire, ma solo per le case in campagna importanti e per alcuni appartamenti di valore storico nel centro città. Ci sono quindi ancora molte buone occasioni di acquisto. Stefano Petri, AD di Great Estate, una società di intermediazione internazionale, rivela che il 2020 ha permesso di aumentare il proprio fatturato del 30% rispetto all’anno precedente e, considerando la contrazione dei mesi lavorativi, si può affermare che in otto mesi la società ha lavorato e fatturato il doppio. Il mercato medio-alto ha retto benissimo, solo sulla zona di Todi la Great Estate ha fatturato 12 milioni di euro, con una media di 800 mila euro a immobile. Una villa del 1700, da anni sul mercato, è stata appena venduta per vari milioni di euro. “Il nostro più grande investimento – dice Petri – è stato quello di puntare sulla tecnologia che permette agli acquirenti di fare visite virtuali assolutamente perfette, con cui poter visitare le proprietà senza spostarsi dal proprio paese. Ad oggi Great Estate mette a disposizione dei propri clienti ben dieci tipi di visite virtuali. Così facendo si superano i limiti temporali e geografici e il sopralluogo può essere fatto comodamente dal divano di casa propria anche in tempi di Covid o semplicemente in caso di condizioni atmosferiche sfavorevoli”. La clientela internazionale quest’anno a Todi l’ha fatta da leone. Israeliani, tedeschi, inglesi e olandesi si sono prenotati immediatamente cercando un prodotto ben preciso: privacy, vista sulla campagna umbra e/o la città. Todi per la sua posizione privilegiata e per tipo di vita rappresenta una scelta d’élite, come testimoniano alcuni personaggi ben noti. Gli stranieri continuano a comprare gli immobili di maggior prestigio: la piscina, una bella vista e un ampio terreno circostante sono un must. Ma anche il centro storico è molto ambito, se si parla di proposte eccezionali e con spazi esterni. “Le previsioni del 2021 sono al momento più complesse, si spera che il trend dell’anno passato continui. I prezzi in generale aumenteranno solo se l’economia italiana si riprenderà, altrimenti sarà un’utopia,” conclude Stefano Petri. Anche Beatrix Fostner dell’agenzia Gabetti, conferma la situazione in crescita del mercato immobiliare. I prezzi sono per il momento ancora stabili, ma sostiene che per la prima volta dopo vari anni si sono registrate offerte multiple per le stesse proprietà. Un buyers’ market, come non lo si vedeva da tempo.
Articolo pubblicato su Ville&Casali marzo 2021
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