Villa d’epoca in stile Liberty (la costruzione iniziale risale al 1875) a Stresa, nel cuore di una delle più belle e aristocratiche città d’Italia.
Costruita all’inizio del secolo scorso, la villa è composta da due edifici. L’edificio principale ha una superficie di 800 mq mentre quello minore è adibito a casa per gli ospiti. Completa la proprietà un meraviglioso parco di 6.000 mq all’interno del quale scorre un piccolo ruscello. La villa sorge in un contesto di prestigio ed è circondata da immobili di alto valore storico. Attualmente tanto l’immobile principale quanto la casa per gli ospiti sono in fase di totale ristrutturazione.
Il progetto è stato curato da un noto designer che ha mantenuto elementi e finiture originali per conservare intatto l’irripetibile fascino dell’epoca passata.
La villa è situata in posizione molto favorevole per quanto riguarda i collegamenti con l’aeroporto internazionale di Milano Мalpensa (a 40km), Milano, la Svizzera, Monte Carlo e altri centri culturali e di villeggiatura quali Venezia e Verona.
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All'inizio del XIX secolo, in località "il Ronco" o "il roccolo" esistevano una stalla e una casa colonica di tre stanze, che il notaio Cav. Giuseppe Bono Lamberti acquistò come regalo per la moglie Ernesta. La costruzione della villa iniziò nel 1867 e proseguì fino ai primi anni del Novecento, dando vita a una commistione tra l'impianto architettonico ottocentesco e le decorazioni e i fregi dell'Art Nouveau. La parte più impegnativa fu la creazione del parco, che richiedeva grandi quantità di terriccio a causa del terreno roccioso. Anche il vicino Michele Cantamessa, giardiniere di talento, ha contribuito a questo sforzo. Il significato storico del "roccolo" come terreno di caccia è stato trasformato in una pratica di "arte della cattura". Il notaio Giuseppe Bono Lamberti si spense a Stresa nel 1903, lasciando un'eredità di impegno civico e di influente servizio pubblico. La moglie e il figlio divennero gli eredi universali della proprietà. Nel corso degli anni la proprietà della villa è passata di mano in mano, finché nel 2000 la famiglia De Magistris l'ha venduta a Lucio Augusto Casaroli e Daniela Omarini, che hanno intrapreso un meticoloso progetto di restauro per far rivivere la grandezza della dimora stresiana.